Dentro di te c’è un potenziale immenso, ma forse lo hai dimenticato. Ti sei abituato a raccontarti che non è il momento giusto, che ci sono troppi ostacoli o che le circostanze non sono a tuo favore. La verità? Non sono gli ostacoli a fermarti, ma le interferenze a cui permetti di prendere il sopravvento.

Queste interferenze, fatte di pensieri limitanti e dubbi, creano un velo che nasconde la tua vera forza. Ma il tuo potenziale non è scomparso, è solo in attesa che tu inizi ad allenarlo e a liberarlo perché non si esprime da solo. 

È come un muscolo che ha bisogno di essere allenato con costanza e consapevolezza. Ogni passo che fai per riconoscere e superare le interferenze — interne ed esterne — è un passo verso la tua versione migliore.

Le interferenze interne sono i pensieri che ti bloccano, come “Non sono abbastanza bravo” o “Non ce la farò mai.” Quelle esterne, invece, sono i condizionamenti dell’ambiente, le pressioni sociali o le aspettative degli altri. Entrambe riducono fortemente il tuo potenziale, ma non hanno potere su di te se scegli di affrontarle.

Come affrontare le interferenze?

Affrontarle è una parte fondamentale del mio progetto di coaching. Aiuto professionisti come te a liberarsi dai pensieri che li limitano, a riscoprire la fiducia nelle loro capacità e a sbloccare il loro vero potenziale.

Lo faccio utilizzando un approccio che combina esercizi pratici e tecniche mirate, come nella metafora del giardino:

Immagina di avere un giardino nascosto, protetto da un grande cancello di ferro. Dietro il cancello c’è un’oasi rigogliosa, piena di fiori unici che crescono solo lì. Ma c’è un problema: non puoi vederli, perché il cancello è coperto da erbacce e la chiave è arrugginita.

Le erbacce rappresentano le interferenze: pensieri negativi, dubbi e condizionamenti esterni. La chiave arrugginita è la tua autoefficacia, la fiducia nelle tue capacità di aprire quel cancello e curare il giardino.

Cosa fare?

  • Prima rimuovi le erbacce, liberandoti dei pensieri limitanti.
  • Poi lucidi la chiave, passo dopo passo, ripetendoti: “Posso farcela, ho tutto ciò che serve per prendermi cura delle mie possibilità.”

Quando finalmente il cancello si apre, scopri un luogo straordinario, che era sempre stato lì. L’unica differenza? Ora puoi farlo fiorire.

Il tuo potenziale è come quel giardino. Non devi crearlo da zero, devi solo liberarlo dalle interferenze e nutrirlo con perseveranza.

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